16/07/2002

DA FIRENZE A GALLUZZO

Oggi per la prima volto ho avuto l'iniziativa de fare qualcosa per me, da solo. Questa cosa consisteva nel cominciare a fare un po' di trekking, sebbene la mia esperienza di oggi sia molto più simile ad una grande e lunga passeggiata.
Verso le 15.15 sono uscito di casa con zaino, 2 panini (podoro e mozzarella e finocchiona e fontina...buoni), 2 bottiglie d'acqua e una giaca conto la pioggia, eminente. L'intinerario scelto cominciava dal Ponte Vecchio, sicchè ho fato anche il centro di Firenze. Comincio alle 15.45. Vado fino al Piazzale Michelangelo e me ne accorgo che anche le vie in cui passiamo ogni singolo giorno hanno un aspetto diverso quando si sta passeggiando cosi, dei panorami bellissimi. Dal Piazzale vado a San Miniato al Monte, Via Giramonte (la valle e il bosco di cipressi sono fantastici). Arrivo un po' più in avvanti alla frazione Pian dei Giullari, troppo carina. Da li sono andato a Santa Margherita ai Montici e alle ville di Piazza Calda. Qui ho vissuto qualcosa di molto bello: vedevo l'aereo che arrivava a Peretrola, l'Autostrada piena, ed io ero su una collina circondato dalle più pura e misteriosa nebbia mentre mangiavo delle more buonissime, selvatiche. Con le mani viola e in quel posto ho capito cosa ci facevo li su in mezzo alla natura esplendida da solo sotto la pioggia estiva. Cazzo, come stavo bene.
Un po' di camminata ancora e arrivo a San Felice a Ema...ora si che piove forte. Seguo per un viuzzo fantastico, la parte più bella e rustica di questa camminata, e spunto alla Chiesa di San Felice a Ema, e ora sto arrivando a Galluzzo. Qualche via in più, un borgo abandonato da chissà quanto tempo, la piazza centrale e già, è ora di prendere il pullman e tornare a Firenze.
Ci ho messo un po' tanto, 3.40 ore, ma dai, era la prima volta, in un intinerario non segnalato e pioveva.
Solo una cosa da aggiugere: italiani, avete completamente ragione in essere fieri della vostra (potrei ormai rischiare di dire nostra?) terra; bellissima.

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