14/07/2002

CHE CAZZO!

Non so spiegare molto bene il perchè, ma ho l'impressione che i datori di lavoro qui in Italia non perdono nemeno un'oportunità di sfruttare i lavoratori. Parlo per esperienza, almeno quella che sto avendo qui. In Brasile non è che ho lavorato tantissimo, ma per quello che ho potuto capire il rapporto tra capo e lavoratore ha dei limiti un po' più precisi di quelli che sto vedendo qui.
Boss invadenti, "amicizie" tra forte e debole, sfruttamento davvero: non è che qui fai il tuo lavoro e basta. Fai il tuo, quello degli altri, se qualcuno va in vacanze sei tu a sostituire, e quello che era un favore, una mano, diventa proprio un dovere. Qui orari non esistono...se devo lavorare fino alle due di notte è normale che resti a lavorare fino alle sei di mattino...
Comunque sono stanco di dover aiutare, di non poter fare solo il mio, di dover da tre settimane dare una "mano" in cucina (s'intenda preparare e pulire tutto) - faccio il cameriere ogni tanto - perchè nel posto dove lavoro manca il cuoco. TRE SETTIMANE! E da quanto ho capito ora la situazione è fissa: io, che prima aiutavo in un periodo un po' brutto, ora sono incaricato di chiudere pure, oltre la sala, la cucina. Bene...
Il problema, mio, è che mi piacerebbe mandare tutto a quel paese e cambiare un po' la situazione (o lavoro), ma mio senso di responsabilità un po' mi impedisce di buttare tutto in aria. E mi impaurisce ancora la possibilità di trovare un altro posto dove la situazione non sia molto diversa...di tre ristoranti in solo uno facevo quel che dovevo fare: servire tavoli. Cose del genere capitano spesso purtroppo, e quando m'incazzo con qualcuno nei posti dove sto lavorando presto me ne rendo conto che probabilmente non è un problema del locale, ma una configurazione un po' più ampia, qualcosa del genere primo mondo succhia tutto e un po' di più del terzo.

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